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L'Italia nella descrizione di scrittori russi del XX secolo
Ha rappresentato da sempre, attraverso la tradizione bizantina, la terra dell'antica Roma, e poi la Roma dei Papi e ancora il luogo di quella grande manifestazione di arte e di genio che fu il Rinascimento. Ce n'era abbastanza perche' rientrasse negli interessi di Pietro il Grande, nel suo viaggio in Europa alla fine del XVII secolo, teso a varare il programma di ammodernamento e occidentalizzazione della Russia. Simbolicamente quel viaggio e, piu' in generale, gli avvenimenti del XVIII secolo segnano una svolta nella conoscenza che i Russi ebbero dell'Italia, che da mitica ed episodica si fece storica e ben piu' concreta di quella che in precedenza era derivata dai resoconti degli sporadici viaggi di qualche pellegrino e diplomatico. D'altro canto gli Italiani, come mercanti e diplomatici, avevano frequentato la Russia sin dal XIII secolo, e poi sempre piu' nei secoli successivi, ma cio' non aveva dato luogo a una conoscenza compiuta di quel Paese da parte della cultura italiana, lacuna che si e' protratta sino a tempi abbastanza recenti. E ancora oggi si ha ragione di credere che la conoscenza dell'Italia da parte dei Russi sia maggiore di quanto gli Italiani conoscano della Russia. Lo sviluppo di una reciproca conoscenza segna comunque una svolta cruciale a seguito della politica di Pietro il Grande e con la formazione, che in quel secolo avvenne, di una letteratura nazionale russa. La letteratura, nella sua struttura complessiva di varie forme del narrare, svolge un ruolo fondamentale in questo processo e si rivela formidabile strumento di comunicazione tra popoli diversi. D'altra parte, se e' vero che la storia generale e' la sintesi significativa di tanti episodi particolari, ecco allora che la narrazione dei viaggi e delle esperienze di singoli scrittori diventano un tassello di quel grande puzzle che e' la storia dell'umanita'. Di qui l'idea di proporre testimonianze di scrittori che hanno contribuito a questo percorso con una modalita' che stuzzichi la curiosita' e il piacere di leggere, con quel gusto delle piccole scoperte da cui poi ripartire verso altre mete di un lungo viaggio: letterario, di vita Siamo partiti dalle testimonianze di scrittori a noi piu' vicini nel tempo, in grado forse di parlarci piu' direttamente: ed ecco allora Brodskij e Achmatova, Sklovskij, Pasternak e Blok e tanti altri a parlarci della Sicilia e della Puglia, di Venezia e di Firenze, di Roma e di Napoli Amplieremo la ricerca, offrendo altri "medaglioni" importanti e belli da leggere, se la proposta avra' trovato gradimento. Ruggiero Mascolo, 5/2005 |
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