Eristov Georgij Zachar'evic, 1902 - dopo il 1971

Eristov Georgij Zachar'evic, 1902 - dopo il 1971.
Forse unico tra i poeti russi emigrati in Italia, Georgij Eristov fisso' la sua dimora a Milano.
Sulle orme di Blok dedico' una poesia a Ravenna, di cui subi il fascino bizantino.
Pubblico' volumi intitolati
Sonetti e La seta azzurra, nel 1955.
Nel ciclo intitolato
Sole d'Italia, Eristov dedico' versi a molte localita' italiane: Amalfi, Aquileia, Assisi, Capri, Como, Milano, Napoli, Pisa, Perugia, Siena, Urbino, Verona, scrivendo, lui solo, anche della Sardegna, ove soggiorno' a lungo.

Ruggiero Mascolo, 5/2005

Ravenna

Bisbiglia della patria, dell'eterno
Edel tempio Ravenna tutto il giorno.
Sugli affreschi dal sole incorniciati,
e' scesa la divina ombra dei secoli.

Penombra verde. Nel greve sepolcro
Il sospiro di Gallia s'e' impietrito.
Le pagine sfogliando del passato,
non alza il tempo le pesanti palpebre.

Vo' per le vie come mi fosser note.
Cielo notturno, cupola stellata.
Tutti noi sulla via del paradiso
Uscimmo dalla culla di Bisanzio.

Georgij Eristov, Lad'ja. Tret'ja kniga stichov, Parigi 1966. In: Ettore Lo Gatto, Russi in Italia. Roma, Editori Riuniti, 1971.


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