La storia di un violino Stradivari, di un romanzo e di una Collezione Statale che suona.
Al Museo Centrale Statale della Cultura Musicale M.I. Glinka a Mosca e’ esposto uno Stradivari appartenuto al grande violinista sovieticoDavid Oistrakh. E’ particolare non solo perche’ e’ uno strumento fatto dal grande Antonio Stradivari ed e’ stato suonato da molte persone famose, ma anche per una storia successa nel 1996.
Nel 1972 in USSR pubblicarono il romanzo dei fratelli Arkady e Georgy Vainer «La visita al Minotauro». E’ un giallo che racconta la storia del furto dello Stadivari del protagonista del romanzo, il famosissimo violinista sovietico Lev Polyakov.
Nel lontano 1968, tutte le riviste mondiali pubblicarono una notizia sensazionale: dall’appartamento di David Oistrakh a Mosca erano state rubate tante cose preziose e tanti soldi ma i ladri non avevano preso il suo violino. Non erano stati cosi’ intelligenti da riconoscere il valore dello strumento. Dopo qualche mese tutto fu ritrovato e tutte le cose rubate tornarono ad Oistrakh.
Questa storia divento’ la base del romanzo «La visita al Minotauro». I fratelli Vainer cambiarono il nome «David Oistrakh» in «Lev Polyakov» e nel loro romanzo i ladri presero anche lo Stradivari dall’appartamento del protagonista.
Devo dire che il giallo e’ molto interessante perche’ racconta la vita del maestro Stradivari e l’indagine stessa.
Nel 1987 in USSR da «La visita al Minotauro» e’ stato tratto anche un film omonimo, diretto da registi sovietici, che ha avuto un grande successo. L’ho visto molte volte anch’io. E’ uno tra i gialli televisivi piu’ interessanti ed e’ recitato da attori celebri.
Ma il destino e’ stato crudele e dopo il grande successo del film, nel 1996 il mondo seppe di una vera sparizione dello Stradivari di Oistrakh dal Museo Glinka. Nella notte del 23 maggio 1996, insieme allo Stradivari, fu anche preso un violino del famoso maestro tedesco Yakob Shtainer. Furti di Stradivari sono accaduti spesso e in diversi Paesi del mondo, e ogni volta i violini sono stati ritrovati. Dopo quasi 2 anni ritrovarono anche questi strumenti.
Lo Stradivari di David Oistrakh (del 1671) torno’ nella esposizione del museo della Cultura Musicale dove lo potete vedere ora.
Devo dire che la storia della fondazione di questo museo e della Collezione Statale degli strumenti ad arco (viole, violini e violoncelli) e’ molto interessante.
Nel lontano 1878, il negoziante moscovita Konstantin Tretjakov dono’ al Conservatorio di Mosca la sua collezione di preziosissimi violini (15 strumenti). Konstantin Tretjakov non era un parente di Pavel Tretjakov, un altro mecenate russo che tutti conoscono per la sua collezione di pittura russa. Questa fu un regalo di Pavel alla sua citta’, e piu’ tardi fu la base
della famosa Galleria Tretjakov. Konstantin era solo un omonimo di Pavel ma tutti e due fecero molto per il loro Paese e per Mosca. Tutti e due furono dei grandi mecenati.
Allora, nel 1878 Konstantin Tretjakov regalo’ la sua Collezione al Conservatorio di Mosca ad una sola condizione: «Gli strumenti non possono mai essere venduti o scambiati con altri; devono rimanere sempre di proprieta’ del Conservatorio ed essere usati dagli studenti piu’ poveri ma bravi».Nel 1919 in USSR decisero di fondare una Collezione Statale di strumenti ad arco, per preservarli e prestarli agli studenti e ai musicisti piu’ bravi.
La collezione di Konstantin Tretjakov, che conteneva dei violini Stradivari, Amati, Guarneri, Bergonzi, Albani, Grancino, Maggini, nel 1919 divento’ parte della Collezione Statale. Nel 1924 la Collezione conteneva gia’ 111 strumenti ad arco. Nella Seconda Guerra Mondiale gli strumenti furono portati sugli Urali. Dopo la fine della guerra, furono tutti riportati a Mosca.
Nel 2009 la Collezione Statale ha compiuto 90 anni. In vari musei di Mosca, ed anche in Italia, a Cremona, hanno organizzato mostre dove sono stati esposti numerosi strumenti della Collezione, tra cui 11 violini Stradivari, dei violoncelli Amati, dei violini Guarneri del Gesu’. E’ difficile vedere tutti questi tesori insieme in una mostra perche’ non li espongono quasi mai.
Ma questi strumenti possono anche essere ascoltati! La Collezione Statale di strumenti ad arco e’ l’unica collezione nel mondo che suona! Gli strumenti non sono esposti dentro le vetrine dei musei ma suonano nelle mani dei piu’ bravi musicisti russi, partecipano a concorsi musicali di importanza mondiale. Come fu deciso da Konstantin Tretjakovo ormai 125 anni fa, questi strumenti vengono dati ai piu’ bravi scolari e a celebri musicisti russi per essere suonati. Negli anni, gli strumenti di questa collezione sono stati suonati dai grandi: David Oistrakh, Mstislav Rostropovic, Leonid Kogan, Vladimir Spivakov, Yrij Bashmet e molti altri.
Gli strumenti fatti dai grandi maestri devono essere suonati, altrimenti muoiono!
Nel 2010, 300 violini, viole e violoncelli sono stati spostati dalla Collezione Statale al Museo Statale della Cultura Musicale M.I. Glinka e speriamo che nel 2012, quando il museo compira’ 100 anni, gli strumenti costruiti dai grandi liutai italiani, suonati anche dai grandi musicisti russi, siano di nuovo mostrati al pubblico.
Leggere articolo sul sito «Un viaggio chiamato Russia»: http://www.amoit.ru/CulturaRussa/MuseiMosca/MuseoMusicale.html
Guardare le fotografie: http://amoit.ru/gallery/1419/