Julija Zadovskaja (1824-1883)

Folle son io, che ancora lo amo!

 

Folle son io che ancora lo amo!

Al nome suo l’anima mia freme;

la malinconia mi serra il petto, come prima,

e lo sguardo d’ardenti lagrime senza voler risplende.

 

Folle son io che ancora lo amo!

Una soffusa gioia mi penetra in seno,

e luminosa felicità nel cuore aleggia,

quando per lui prego il creatore.

 

                                                            ( trad. di H. Pessina Longo)


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