Precoce autunno di un morente amore
Precoce autunno di un morente amore.
L’oro dei fiori quasi mi fa male
nell’autunno precoce, o morto amore.
Pallidi i rami, squallido il viale:
nel cielo scialbo e tremulo che muore
c’è un silenzio e un candore immemorabile.
Cadon foglie del vento alla carezza
e lontanando oscillano nel volo
(rimembranze d’un tempo alla carezza).
Vivere o no fa bene al cuore solo,
ove miete la gioia e la tristezza
una falce che taglia senza duolo.
Sole senza le nuvole di prima,
pioggia che di rugiada lascia scia,
carezze senza i fremiti di prima,
mentre rose sfioriscono per via.
Una fonte di pace in cuore adima
felicità senz’odio o gelosia.
Addio, giorni d’autunno, giorni azzurri,
dagli alberi ora d’oro ora purpurei
(o prima dell’addio, momenti azzurri),
vaga corona ai soli ormai maturi,
giorni muti di lacrime o sussurri
nella mite umiltà dei cuori puri…
( trad. di R. Poggioli)
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