Konstantin Batijuskov (1787-1855) |
Il distacco
Un ussaro, alla spada appoggiato, profondamente afflitto stava; alla sua bella, prima d’un lungo distacco, sospirando, disse così:
“Bellezza mia, non piangere! Le lagrime un acerbo dolor non leniscono! Sul mio onore ti giuro e sui miei baffi, l’amor non tradirò!
Dell’amore è invincibile la forza! Esso è in guerra il mio scudo fidato; in mano la spada, Lila nel cuore, che mai ho da temer?
Bellezza mia, non piangere! Le lagrime un acerbo dolor non leniscono! Ma se ti tradirò…sui baffi miei ti giuro, essere punito bramo!
S’impunti allora il mio destriero fido, sfrecciando contro l’avverso campo, si tronchi la briglia arabescata e sotto il piede mio la staffa!
Possa la spada, di slancio impugnata spezzarsi come una canna marcia, ed io, di terror tutto sbiancato, dinanzi a te comparirò!”
Ma il fido destrier non s’impuntava Sotto il nostro cavaliere ardito; nelle tenzoni non si spezzava il brando, né l’onore dell’ussaro con lui!
Ma egli scordò le lagrime e l’amore della sua pastorella cara e rose di piacere colse altrove con un’altra bella.
Ma la pastorella, intanto, che fece? Ad un altro il cuore suo donò. Un gioco è l’amore per le belle, ed i lor giuramenti – sol parole.
Tutto qui, amici! Tradimento spira, fedeltà non se ne trova proprio più! Amor ridendo, sull’acqua ogni promessa col suo dardo scrive.
( trad. di A. Pasquinelli) |
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