Gorodez
Ormai da 5 anni, prima della nostra partenza per l'Italia, scelgo i regali per il bimbo della nostra migliore amica italiana, che si chiama come me, Marina. A Mosca ci sono tanti negozi per bambini, ma io cerco di trovare sempre qualcosa di tipicamente russo. La Russia è un Paese di grandi tradizioni. Ogni regione, piccola e grande, produce cose tipiche. L'arte popolare russa è ricchissima. Solo vicino a Mosca ci sono numerosi posti dove fanno la chochloma, gli scialli di Pavlov Posad, i giocattoli di Bogorodskoe, le ceramiche di Gzel, le scatole di Fedoskino e tante altre cose. Ora, per i bambini dai 2 ai 12 anni, in Russia producono diversi giochi creativi: dipingere un quadro, cucire una bambola, fare una collana con pezzettini di legno, creare un'immagine con la sabbia colorata etc. Sono giochi molto interessanti che aiutano i bambini a conoscere il mondo e a imparare a fare oggetti simpatici con le mani. Allora ogni volta cerco per Giovanni, così si chiama il figlio di Marina, qualcosa di creativo che possiamo fare insieme con le mani. Ogni gioco è molto formativo. I loro autori cercano di usare le tradizioni russe. Ad esempio, qualche anno fa con Giovanni abbiamo fatto un'immagine di Troika russa usando la sabbia colorata. Così, dopo aver creato un quadretto con la sabbia, Giovanni ha imparato che nella Russia antica andavano con la Troika trainata dai cavalli. Un'altra volta abbiamo dipinto insieme due campanelli di ceramica con la tipica decorazione russa ed abbiamo imparato che nella Russia antica con le campane informavano la gente degli incendi o dell'attacco dei nemici. Questa volta ho scelto per il bimbo di Marina un completo che include una piccola tavola quadrata, dei colori, il pennello e lo stampino. Gli autori propongo ai bambini di fare insieme agli adulti la famosa decorazione russa di Gorodez. Gorodez è una antica città russa che si trova sulla riva del Volga. Dal dodicesimo secolo li' lavorano con il legno e ci abitano artigiani che conservano le tradizioni dell'intaglio con il legno. Marina Nikolaeva, 7/2012
|
Copyright © 2004-2024 Amoit |