La Cattedrale dell'Annunciazione

 

Sul limitare del Colle Borovitskij, nella parte sud della Piazza delle Cattedrali, si erge la cattedrale dell'Annunciazione , una gemma dell'antica architettura russa. Costruita nello spazio riservato alla residenza dei regnanti, era collegata da numerosi passaggi al palazzo degli zar e alla Cattedrale dell'Arcangelo Michele .Come chiesa privata dei sovrani era destinata alle cerimonie intime, famigliari come matrimoni, battesimi, onomastici.
La storia della costruzione della Cattedrale ha radici lontane. I reperti archeologici dimostrano che gia' alla fine del Trecento in questo posto c'era una chiesa dell'Annunciazione in muratura. Nel 1416 le fondamenta della nuova chiesa, piu' grande, furono posate sui sotterranei di servizio della preesistente chiesa. Negli anni 1484-1489 i maestri di Pskov costruirono un nuovo tempio al posto del precedente ormai decrepito. La elegante, svettante Cattedrale dell'Annunciazione all'inizio aveva tre cupole ed era attorniata da gallerie aperte. Nella seconda meta' del Cinquecento, durante il regno di Ivan il Terribile, la Cattedrale fu ricostruita. Le gallerie furono coperte e sopra furono costruiti quattro piccoli annessi con le relative cupolette. Altre due cupole apparvero nella parte occidentale. Cosi' la Cattedrale ebbe nove cupole e il tutto, tetti e cupole furono dorati. La costruzione del sagrato con gli alti scalini di pietra bianca dal lato sud e' legata al quarto matrimonio di Ivan il Terribile. Castigato dalla chiesa, secondo i canoni religiosi, lo zar poteva assistere alle messe solo dal sagrato e non stando all'interno della chiesa. In quello stesso periodo i maestri italiani di incisione su pietra rifecero gli ingressi nella parte centrale della Cattedrale dando ai portali il loro aspetto attuale. Le alte porte furono ricoperte di lamine di rame su cui con una speciale tecnica di doratura furono raffigurati soggetti biblici. Gli eleganti e preziosi portali d'oro sembravano invitare ad entrare dentro la chiesa ed ammirare i suoi sfarzosi interni. Merita attenzione anche l'eccezionale pavimentazione di diaspro e agata.
Le prime notizie sugli affreschi risalgono ai secoli XIV-XV. Durante l'incendio del 1547, di cui hanno lasciato le tristi annotazioni gli annalisti russi, tutti gli interni della chiesa andarono distrutti. I nuovi affreschi furono eseguiti negli anni 1547-1551. Dal XVII al XIX secolo gli affreschi furono ritoccati e rinnovati piu' di una volta. Sulle volte delle gallerie troviamo la composizione raffigurante la genealogia biblica di Cesu' Cristo. Sempre qui si possono ammirare i ritratti degli antichi filosofi, storici, poeti come Omero, Virgilio, Platone, Plutarco, presentati come predicatori della dottrina cristiana. La composizione genealogica e' la preistoria e la storia del cristianesimo. Una notevole parte degli affreschi della parte centrale della chiesa e' dedicata a soggetti dell'Apocalisse.
Sui pilastri della chiesa vi sono i ritratti convenzionali dell'imperatore di Bisanzio Costantino che nel IV secolo proclamo' il cristianesimo religione di stato, di sua madre Elena, della principessa di Kiev Olga, del principeVladimir che fece convertire la Russia alla fede cristiana. Sui pilastri contrapposti sono effigiati i guerrieri martiri, San Giorgio il Trionfatore e Dmitrij Solunskij, e i primi santi russi, i principi Boris e Gleb. Tra i giusti ritroviamo anche i principi russi Vladimir Monomakh, Alexandr Nevskij, Ivan Kalita', Dmitrij Donskoj con il figlio Vassilij I. Per le antiche chiese russe sono caratteristiche le iconostasi a piu' ordini. Nella Cattedrale dell'Annunciazione si e' conservata una iconostasi unica nel suo genere con icone che spaziano dal XIV al XVIII secolo e che sono opere di valenti pittori.
Le icone dell'ordine principale, quello "della preghiera", risalgono alla fine del Trecento. Le immagini dei santi che da ambro i lati rivolgono i loro sguardi a Gesu' seduto sul trono sono una raffigurazione della preghiera rivolta al Signore per la salvezza dell'umanita'. La plasticita' delle forme, la ricchezza di colori e la particolare tecnica di pittura consentono di affermare che le icone sono opera del grande maestro Teofano il Greco. L'ordine superiore, "delle feste", e' composto da icone raffiguranti la vita terrena e i miracoli di Cesu' Cristo. Sono state eseguite all'inizio del Quattrocento.
Le icone di questi ordini furono riportate in superficie e liberate da strati di pittura piu' recente solo negli anni 1918-1919. E solo allora gli studiosi le attribuirono a Teofane il Greco, al monaco Andrej Rubliov e al vecchio frate Prokhor di Gorodetz.
Le icone che si ritiene siano di Andrej Rubliov si contraddistinguono per l'armonia delle composizioni, per i colori chiari, festosi, per un profondo lirismo. Sono sette icone collocate dal lato sinistro dell'ordine "delle feste": L'Annunciazione, La Nativita' di Cristo, La Purificazione, Il Battesimo, La Trasfigurazione, La Resurrezione di Lazzaro e L'Ingresso a Gerusalemme. L'icona di maggiore spicco e' la Trasfigurazione dipinta nei toni grigio-verdi caratteristici per Rubliov. Una luce argentea riempie tutto lo spazio dell'icona ed essa risalta la candida immagine di Cesu'.
Le icone dell'ordine "della profezia" sono della meta' del Cinquecento. L'ordine disposto piu' in alto e detto "dei santi padri" consiste di piccole icone a forma di kokoshnik. Sono state collocate nella Cattedrale nella seconda meta' sel Settecento. Le icone dell'ordine inferiore, "locale", appartengono a periodi diversi, dal Trecento all'inzio del Settecento. Nella galleria meridionale e' stata aperta una esposizione di icone della Cattedrale dell'Annunciazione, molte delle quali in un primo momento erano negli annessi.

"Arte e storia del Cremlino di Mosca", Bonechi, 1996


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