Grigor'ev Apollon Aleksandrovic
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Ruggiero Mascolo, 6/2005 |
L'Italia
L'Italia e' un veleno per una natura come la mia; c'e' in essa come un fluido narcotico che agisce sui nervi irritandoli. Come potete immaginarvi, c'e' freddo e gelo, e intanto esci alle undici sul Lungarno e il sole brucia, scotta. Di questo fluido narcotico, anche se profumato, sono permeate tutte le creazioni della grande arte. Dio mio, che mondo il mondo di Raffaello e di Andrea del Sarto, il mondo di fra Bartolomeo e di Tiziano, del divino Murillo e di Paolo Veronese! Come se la vertigine si impadronisse della tua anima. Questa mattina ho fatto in tempo ad andare di nuovo a Palazzo Pitti. La Madonna del Murillo sta bene e ha chiesto di salutarvi, ma guardava, come dire, con un'aria di morboso spavento; forse l'inquietavano i discorsi vuoti e non del tutto decenti della vicina, la moglie di Paolo Veronese, questo mostro di bellezza sensuale o di bellezza del mostruoso, questa dissoluta grassottella e sazia col doppio mento e il gozzo… Apollon Aleksandrovic Grigor'ev: Materialy dlia biografij, a cura di Vl. Kniaznin. Pietroburgo, Edizioni della Casa di Puskin presso l'Accademia delle scienze, 1917. In Ettore Lo Gatto: Russi in Italia. Roma, Editori Riuniti, 1971, p.212-213. |
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