Ezio Gribaudo.
Adoro andare a vedere le mostre.
Solo qualche anno fa ho scoperto in me questa voglia di andare dappertutto e vedere tutto. Certamente è impossibile, ma almeno ci provo.
Questa volta, in Italia non sapevo proprio dove andare. Il motivo era banale. Quando da tutte le parti ci sono numerose mostre, concerti e spettacoli è difficile riuscire ad andare dappertutto.
Ho dovuto fare la lista dei posti preferiti e seguirla.
Nella lista era segnata anche la mostra di un certo Ezio Gribaudo che si chiamava «Viaggi della memoria». Che dire? Ho scoperto per me un bravo artista italiano, ma prima non sapevo neanche il suo nome. Non essendo esperta nel campo artistico, divido le cose che vedo in modo semplice: piace e non piace. Spesso posso anche spiegare per quali motivi trovo una cosa originale e bella e un’altra volgare e poco piacevole. Come avete capito, uso un modo banale ma vero: guardare o ascoltare qualcosa con il cuore e l’anima, con la curiosità, con il desiderio di capire.
Non è stata la prima volta che ho visto la tecnica mista usata nelle opere d’arte. Anche Gribaudo la usa nelle sue opere, ma quello che fa lui è molto originale, forse anche nuovo, piacevole per l’occhio, bello ed interessante!
C’è ancora una cosa positiva, di cui vorrei dire due parole. Alla mostra ho potuto comprare un catalogo molto ben fatto e pieno di informazioni utili ed interessanti. Amo l’Italia anche per questa cosa banale, proprio per la possibilità di acquistare quasi sempre i cataloghi di ogni mostra che organizzano. Sono sempre di ottima qualità e sono molto informativi. Mi fisso su questo punto, perché trovo importante avere il catalogo di una mostra che ti è piaciuta. A Mosca purtroppo, poche gallerie e musei, preparando la mostra, pensano anche della stampa dei cataloghi. E’ un peccato. Per loro sarebbe giusto prendere questa esperienza dai musei del mondo. Non parlo della questione dei soldi che servono per la stampa. Credo sia quasi sempre possibile trovarli, se veramente si ha l’intenzione di stampare un catalogo!
*»Ezio Gribaudo nasce a Torino il 10 gennaio del 1929. Studia presso il Liceo Artistico e l’Istituto di Arti Grafiche a Torino, all’Accademia di Brera a Milano negli anni 1949-1952 e alla facoltà di Architettura dell’Università di Torino.
Visita Parigi (1947), dove può ammirare il Louvre, Mosca (1950) e Bucarest (1953), per i Festival Mondiali della Gioventù.
A Mosca visita il Museo Puskin, dove ricerca invano le opere di Vasilij Kandinskij, ancora censurate dal regime. Riesce invece a vedere alcuni capolavori di Kazimir Malevic, conservati alla Galleria Tretiakov.
Fra i modelli prediletti, i «teoremi» luministico-spaziali di Piero della Francesca e le sintesi classicistiche di Andrea Mantegna.
Durante il soggiorno a Cannes fa varie visite a Pablo Picasso, in quel momento residente a Vallauris, che rappresenta un vero e proprio mito per tutti i giovani artisti.»
Le fotografie delle opere d’arte di Ezio Gribaudo, Lucca 2011: http://amoit.ru/gallery/1187/
*Le informazioni biografiche sono state prese dal catalogo della mostra delle opere di Ezio Gribaudo «Viaggi della memoria», a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni.