Livello di perfezione.
Spesso quando guardi certe opere del Rinascimento le trovi affascinanti anche per il loro pieno realismo. Dal quadro ti guarda una persona reale in carne e ossa. E’ cosi’ realistica che puoi dire: «E’ quasi una fotografia!» Cosi’ sono i personaggi dei quadri di Raffaello Sanzio o quelli della «Nativita'» di Domenico Girlandaio in Santa Trinita a Firenze. In questo caso parliamo della genialita’ di un pittore.
Vi e’ mai capitato di dire ad una mostra di fotografia: «Queste foto sono cosi’ affascinanti che sembrano proprio veri quadri a olio su tela!»?
Spesso il confine tra realta’ ed immagine diventa invisibile e forse e’ proprio questo il livello ultimo della perfezione?
Alla mostra di Alessandro Tofanelli ho pensato: «Sono stupende fotografie che sembrano tele a olio!» Ma guardandole attentamente ho scoperto che erano davvero tele a olio.
Allora dov’e’ quel confine tra la realta’ e un’immagine e come misurare la genialita’ dell’autore?
Ora la genialita’ dei pittori del Rinascimento la misuriamo con il paragone con la fotografia. Invece le stupende opere di fotografia spesso le paragoniamo alle tele a olio dei geniali pittori delle epoche passate 🙂