In Italia: i russi in Italia.
Questa volta l’effetto russo ci è toccato subito all’aeroporto di Mosca, quando una strana signora ha cercato di passare davanti a noi con sua figlia dicendo che erano arrivati prima di noi, che non era per niente vero. Non mi dispiace far passare davanti una bambina (che non era piu’ per niente bambina, dato che aveva ormai 13 anni), ma in questi casi non permetto di fare così e di usare per questo i bambini, anche perché non sopporto per niente l’arroganza di certi russi. Scusatemi, miei compatrioti, ma vedervi all’estero e soprattutto in Italia e’ talvolta proprio brutto e per questo ci sono diversi motivi.
Quello che chiamo l’effetto russo e’ l’ignoranza che accompagna la grande parte dei russi che viaggiano per il mondo. Ignoranza e maleducazione sono quello che certi russi dimostrano e portano con sé nei viaggi negli altri paesi del mondo, e certamente anche in Italia.
Il russo lo vedi da lontano. Lo riconosci subito.
Ma ora vorrei parlare della maleducazione di certi russi che cercano di fare i furbi e andare dappertutto superando la fila e non sanno aspettare neanche al controllo dei passaporti in dogana.
Prima scena: aeroporto Caselle di Torino. Una copia russa con la figlia di 6 anni che per tutto il volo era stata molto bene e aveva corso su e giù per tutto l’aereo giocando con gli altri piccoli, arrivata con i genitori alla dogana chissà’ cosa le e’ accaduto: piangeva disperata (dopo, tutti hanno capito che non le era accaduto proprio niente di particolare). I suoi genitori, senza chiedere neanche il permesso, hanno superato la fila che tutti stavano facendo e si sono piazzati per primi. Mentre l’ufficiale controllava i loro passaporti, la bambina era già tutta allegra e saltava come prima. 5 minuti dopo quella bimba correva per tutto l’aeroporto mentre i genitori stavano in attesa dei loro bagagli.
Seconda scena: 12 giorni dopo all’aeroporto di Mosca. Eravamo appena atterrati e facevamo la fila per la dogana russa. Una famiglia con 2 bimbi inglesi. La bimba stava piangendo disperatamente. Aveva circa 5 anni. I genitori facevano la fila come tutti gli altri e nessuno pensava minimamente di superare tutta la fila.
Li’, a Torino mi chiedevo: «Va bene, la bimba piange, e’ piccola, chissà cosa le e’ accaduto… Per tutto il volo non ha mai smesso di correre per tutto l’aereo… Va bene che li fanno passare avanti ma dopo aver superato tutta la fila dove c’erano bimbi ancora più’ piccoli, si è messa di nuovo a correre e giocare». Va bene tutto, ma perché i genitori russi pensano che i loro bimbi non devono imparare ad aspettare ed imparare da piccoli che non si va contro la fila e bisogna aspettare come fanno tutti gli altri, invece i bambini inglesi lo sanno e aspettano in fila con calma quando arriva il loro momento di fare i controlli dei passaporti?
Mi chiedo e trovo un’unica risposta: ignoranza e maleducazione fanno spesso compagnia ai russi e questo non accade solo con le storiella con i bimbi, ma ancora di più con i loro comportamenti negli altri paesi. Meno male che ci sono anche altri russi per cui non mi vergogno quando li vedo in Italia.