La solita giornata. Prima parte.
Il 22 settembre sono cominciate le vendite dei biglietti al teatro del Giglio per la nuova stagione lirica. Alle 10 di mattina al botteghino c’era gia’ una folla di appassionati. Quando l’ho vista, ho pensato che la nostra intenzione di ascoltare finalmente un’opera di Puccini rischiava di non realizzarsi. Quest’anno vorrei capire se e’ vero che chi ama le musiche di Verdi non gradisce quelle di Puccini 😉
Sono ritornata alle casse un minuto prima della pausa pranzo con poca speranza di trovare due biglietti. Invece sono stata fortunata. Domenica prossima ci aspetta «Tosca».
Il pomeriggio abbiamo fatto una passeggiata per la citta’. In piazza Anfiteatro sono entrata in un negozio di giocattoli. C’erano cose simpatiche, ma la commessa, o forse era la padrona, ci ha fatto una brutta impressione. Ha sentito che parlavo con mio marito in russo ed ha deciso di rispondermi nella stessa lingua informandoci che anche lei era russa. Purtroppo la conversazione con questa signora non e’ stata piacevole. Mi sono antipatici i russi che parlano male del loro Paese, quelli che l’hanno lasciato per qualsiasi motivo e vivono altrove. Magari stanno bene qua, ma parlare solo delle cose negative della loro patria e generalizzare non e’ mica giusto. In ogni Paese ci sono cose positive e negative. Secondo me non e’ corretto fare dei paragoni senza cercare di analizzare e capire il perche’ .
Mi dispiace se la signora parla male del suo Paese anche tra gli italiani e se per colpa sua loro hanno un’impressione sbagliata della Russia. Ma ora basta parlare di lei…