16 metri d’arte

La manifattura Trekhgornaya fu fondata nel 1799 a Mosca dal negoziante Ivan Prokhorov ed dal suo socio Ivan Rezanov. La fabbrica produceva diversi tipi di cotonine e con gli anni allargo’ pian piano la sua produzione.E’ diventata molto famosa e più conosciuta grazie alla varietà delle immagini sulle stoffe, la qualità e la tradizione russa usate nelle produzioni.La manifattura Trekhgornaya, che tutti la chiamano anche Trekhgorka, esiste e lavora anche ai nostri giorni. E se volete comperare a Mosca qualche tipica stoffa russa, allora dovete andare proprio a Trekhgorka.

Guardate questa stoffa russa! Secondo me, e’ un vero pezzo d’arte! Ho comprato 16 metri di questo tessuto fantastico per cucire delle tende. Chissa’ perche’, ma il disegno mi ricorda certi lavori di Mikhail Shemyakin. Vediamo come vengono le tende. Ho qualche idea sulla loro realizzazione da discutere con la mia sarta. Se siete curiosi di vedere il risultato, allora tra qualche settimana vi aspetto sulle pagine del mio diario 🙂

 

Il 10 ottobre 200 anni fa

Giuseppe Verdi

» Il Ducato di Parma, gia’ possedimento dei Borboni, nel 1796 faceva parte dei Departements au dela’ des Alpes. Unito alla francia insieme al Piemonte, e trasformato da Napoleone in Dipartimento del taro, era amministrato da un perfetto francese. Tutti gli atti ufficiali e i registri dello stato civile erano regolarmente redatti in quella lingua. Quando nacque Verdi, nella piccola frazione Le Roncole, l’atto di nascita riporta:
» L’an 1813, le jour douze d’octobre, a’ neuf heures du matin[…] est comparu Verdi Charles, age’ de 28 ans, aubergiste, domicilie’ a’ Roncole, lequel nous a presente’ un enfant du sexe masculin ne’ le jour 10 du courant, a’ 8 heures du soir de lui de’clarant et de Louise Uttini, fileuse […] son e’pouse et auquel il a de’clare’ vouloir donner le pre’nom de Joseph-Fortunin-Francois [..].»

Nato il 10 o il 9 ottobre? la data di nascita e’ incerta, perche’ Verdi festeggio’ sempre il 9 ottobre di quel mese (la madre gli aveva detto che era nato il giorno di San Donnino, e quel giorno cade il 9 ottobre). Nato cittadino francese dunque, nazionalita’ a cui Verdi non apparterra’ a lungo: nel 1815 Busseto diventera’ parte del Ducato di parma, Piacenza e Guastalla, governato da Maria Luigia, arciduchessa d’Austria, gia; seconda moglie di Napoleone e ora sovrana di uno stato satellite dell’Impero asburgico, sul quale regnera’ fino alla sua morte nel 1847… »

Marisa di Gregorio Casati, «Verdi»

Alexandr Vasiliev e una mostra «La moda nello specchio della storia. Secoli XIX-XX»

Alexandr Vasiliev

Alexandr Vasiliev e’ un famoso scenografo teatrale  e storico della moda russo.
E’ nato nel 1958 a Mosca. Suo padre, Alexandr Vasiliev, fu un famoso pittore teatrale (1911-1990). Sua madre era la professoressa di Scuola d’Arte Drammatica MHAT di Mosca e attrice Tatiana Vasilieva-Gulevich (1924-2003).
Alexandr Vasiliev ha fatto l’Universita’ teatrale di Mosca, si e’ sposato con una francese e nel 1982 si e’ trasferito a vivere a Parigi.
In Francia Vasiliev ha approfondito i suoi studi in una scuola presso il Louvre e poi alla Sorbonne.
Come pittore teatrale ha fatto le scene per 120 spettacoli in 25 Paesi. Ha lavorato tra l’altro in Francia, in Inghilterra, in Belgio, in Italia, in Portogallo e in Germania, in Svizzera e negli Stati Uniti, in Canada, in Giappone, in Cina ed anche in Messico, in Cile.
La sua carriera di storico della moda e’ iniziata nel 1983 a Parigi in una delle piu’ grandi scuole di moda, «ESMOD».
Per molti anni ha insegnato la storia della moda e  il costume scenico nelle scuole e Universita’ piu’ importanti di Francia, Belgio, Danimarca, Australia e Stati Uniti. Parla 4 lingue straniere.
Alexandr Vasiliev e’ il proprietario di una delle piu’ grandi collezioni di abiti storici nel mondo: contiene 10.000 oggetti.
Le mostre degli oggetti della sua collezione sono state organizzate a Mosca e San Pietroburgo, a Parigi e Venezia, a Tokio e Instabul, a Riga e Anversa e in molte altre citta’ del mondo.
Vasiliev e’ l’autore di 27 libri sulla moda, molti dei quali sono diventati dei best-seller e tradotti in varie lingue. Negli anni ’90 ha lavorato presso «Vogue» e «Harper’s Bazaar».
Vive sia a Parigi sia a Mosca. Continua a viaggiare per tutto il mondo facendo numerose lezioni, organizza le nuove mostre sulla moda e lavora alla televisione russa.

Alexandr Vasiliev ha una scuola privata. E’ un progetto straordinario. Fa lezioni tematiche nelle capitali mondiali: racconta dell’arte italiana nei palazzi e nei musei di Venezia, Firenze e Roma. Se parla della cultura francese le lezioni sono organizzate a Parigi e in altre citta’ francesi.
Tutte le informazione sulla scuola potete trovarle sul suo sito ufficiale: http://vassiliev.com.ru
Da una parte e’ un divertimento per le persone ricche ma dall’altra e’ una fortuna: visitare Parigi oppure Venezia con  Alexandr Vasiliev e ricevere tante interessantissime informazioni sulla storia d’arte. Vasiliev e’ una persona molto intelligente, un grande e bravissimo narratore, un vero e proprio esperto d’arte.
In ogni modo, trovo stupenda la sua idea di organizzare delle lezioni-viaggi. Credo che tutti coloro che vanno in giro in compagnia di Vasiliev conservino dei bei ricordi su questi viaggi culturali.

"La moda nello specchio della storia. Secoli XIX-XX"

Fino all’8 ottobre 2013 al «Museo di Mosca» e’ aperta una mostra che si intitola «La moda nello specchio della storia. Secoli XIX-XX»: ci sono circa 200 vestiti e 400 accessori. Sono interessantissimi sia il contenuto sia la sua presentazione: vecchie fotografie, manifesti e automobili; la musica che accompagna la collezione risuona nelle sale. Si sente l’atmosfera dell’epoca.

E’ molto interessante anche il posto che ospita questa esposizione. E’ un palazzo storico, un monumento d’architettura che si trova sotto la protezione dello stato: magazzini della farina e dei cereali costruiti nel periodo 1829-1831 dall’architetto F. Shostakov (il progetto di V. Stasov).
Spesso i proprietari di una collezione come questa non permettono di fotografarla. Ci ha fatto piacere che questa volta non era vietato farlo. E’una vera e propria fortuna perche’ tutti coloro che vogliono possono memorizzare nelle fotografie questo magnifico evento culturale.
Se in questi giorni siete a Mosca andate a vedere anche voi «La moda nellospecchio della storia. Secoli XIX-XX»!
Alla mostra ho acquistato due cataloghi: uno per me e l’altro per una mia cara amica torinese. Sono molto ben fatti: con le fotografie di ogni oggetto della mostra e le descrizioni storiche.
Ma per tutti i miei lettori ho preparato numerose fotografie :-). Buona visione!

http://www.amoit.ru/Interessante/AlexandrVasiliev/Collezione.html

Fedor Shekhtel . La casa di Ryabushiskij

La famosa scala che ha la forma di un'onda

Ingresso centrale della palazzina

Maniglia della porta

Ormai la domenica e’ l’unico giorno in cui a Mosca non c’e’ troppo traffico. Ci siamo svegliati abbastanza presto ma avevamo dei dubbi se uscire di casa o no: pioveva, tirava vento freddo e le strade non erano proprio libere. Dopo colazione abbiamo deciso di andar fuori lo stesso.
Non ci e’ dispiaciuto per niente perche’ abbiamo passato una fantastica giornata nel centro di Mosca! In giorni come questi viene voglia di dire:»Mosca! Ti voglio bene! Sei bellissima!»
Purtroppo non amo molto la citta’ moderna. Sindaci non troppo saggi l’hanno cambiata tanto, ma non per il meglio. Io amo la Mosca degli anni ’30, o quella degli anni ’60. Mi piace guardare le vecchie fotografie della mia citta’, ammirare l’architettura, considerare le automobili e anche la gente di quel periodo. La citta’ aveva non solo un suo stile architettonico ma anche un suo modo di vivere.
Ora e’ diversa, ma ci sono dei posti che non sono cambiati troppo. Sono nascosti tra gli edifici moderni di vetro e ferro ma se sapete dove cercarli potete godere anche voi delle bellezze della «vecchia» Mosca.
Domenica e’ stata fantastica grazie a un vero e proprio viaggio nel tempo: prima a una bellissima palazzina progettata dal grande architetto russo Fedor Shekhtel all’inizio del Novecento e poi al «Museo di Mosca» dove e’ esposta una fantastica collezione di vestiti storici raccolta dal pittore teatrale e storico di moda russo Alexander Vasiliev.
Di Alexander Vasiliev  vi dico nel prossimo articolo ma ora vorrei parlarvi di Fedor Shektel e illustrarvi uno dei suoi piu’ famosi capolavori.
Quando guardo le opere del grande Fedor Shekhtel (1859–1926) penso che la Russia era ricca di grandi talenti. Shektel e’ un architetto che ha costruito numerosi palazzi, molti dei quali si trovano nella mia citta’. E’ uno dei miei artisti preferiti. Di tanto in tanto mi piace andare nel centro storico e fare passeggiate per le vie di Mosca. Li’, sono nascosti i veri tesori di Fedor Shekhtel. Ha costruito molto e pian piano cerchero’ di farvi conoscere i palazzi piu’ significativi, che potrete vedere anche voi se un giorno visiterete Mosca.
Fedor Shekhtel e’ un genio dello stile «moderno» in Russia (Art Nouveau, noto anche come stile floreale o stile Liberty).
A Mosca la maggior parte dei palazzi progettati da questo artista ospita le ambasciate degli altri Paesi. Per questo motivo sono chiusi per le visite pubbliche e purtroppo e’ impossibile vedere tutte le bellezze che si trovano dentro. Ma c’e’ una casa in cui e’ possibile entrare ogni giorno e vedere i «gioielli» che contiene.
La casa di Ryabushiskij si trova in via Malaya Nikitskaya, 2. E’ un vero e proprio capolavoro, uno dei piu’ bei progetti del famoso architetto. E’ l’unico oggetto architettonico russo che e’ citato IN TUTTI i testi stranieri sulla storia d’Arte e d’architettura dei secoli XIX-XX. E’ stato costruito per la famiglia Ryabushiskij negli anni 1900-1902. E’ particolare perche’ l’architetto ha progettato non solo il palazzo ma anche tutto quello che esso contiene: dai mobili alle porte, dalle vetrate alle maniglie delle porte. Ogni parte di questa casa e’ un pezzo d’arte! Uno dei piu’ importanti e’ la famosa scala che ha la forma di un’onda che regge una lampada-medusa.
All’inizio del Novecento, i bancari e gli industriali di Mosca desideravano avere delle case moderne. Shektel fu un grande sperimentatore e il migliore artista dell’epoca Liberty. Per questo motivo fu invitato dal famoso imprenditore e collezionista di Mosca Stepan Ryabushinskij a costruire la casa per la sua famiglia.
Purtroppo subito dopo la Rivoluzione del 1917 questa palazzina divento’ proprieta’ dello stato. Nel 1931 il nuovo governo sovietico la dette allo scrittore russo Maxim Gorkij e lui vi ha vissuto con tutta la sua famiglia fino alla sua morte, nel 1936. Oggi qua c’e’ anche la casa-museo dello scrittore.
Dall’inizio del Novecento l’arredamento della palazzina Ryabushiskij e’ cambiato un po’: non potete piu’ vedere il fantastico camino che c’era nel salotto, in certe stanze sono cambiati anche i mobili. Ma in generale e’ conservata cosi’ come l’ha progettata il grande architetto.
E’ aperta per le visite dal mercoledi’ alla domenica, dalle 11 alle 17.30(l’ultimo giovedi’ del mese e’ chiusa). L’entrata e’ gratis. Per fare le fotografie bisogna comprare un biglietto che costa 100 rubli (2.5 euro).

PER GUARDARE TUTTE LE FOTOGRAFIE: http://amoit.ru/Viaggi/Mosca/ShekhtelRiabushinskij/ShekhtelRiabushinskij.html

Sono sicura che tutti gli italiani amano la pioggia :-P

Sono sicura che tutti gli italiani amano la pioggia :-P. Se c’e’ troppo sole dicono che quella manca. Appena piove aspettano il ritorno del sole :-). In realta’ non riescono a decidere cosa manca loro di piu’ : il sole o la pioggia ;-)? O magari la neve? 😉
Invece, noi russi parliamo del sole ma quello non ci sente :-). Non lo vediamo da tanti giorni. Invece la pioggia non smette di portarci «allegria»ogni giorno 😉 A me piace qualsiasi tempo: perche’ essere triste se non puoi «accendere» il sole e «chiudere il rubinetto» con tutta quest’acqua? L’unica cosa negatva e’ lo stress che viene alla gente quando per lungo tempo non vede il sole.
Per non essere triste ieri sono andata in un negozio e ho comprato due ombrelli nuovi. Quelli non mi mancano. Magari potrei aprire una ombrelleria anch’io. Per le prossime due settimane le previsioni sono sempre uguali e se non viene il sole so dove trovare ancora tanti bellissimi ombrelli ;-).

Cari amici lucchesi

Lucca, Piazza Napoleone

 

Cari amici lucchesi,
ma voi sapete come comincia il romanzo «Guerra e Pace» del grande scrittore russo Lev Tolstoj?
Gia’, Lucca è citata nella prima riga di uno dei più grandi romanzi russi.
Se non lo avete letto fatelo subito! E poi, signore, ditemi se il vostro personaggio maschile preferito è Pierre o il principe Andrej :-).

«Eh bien, mon prince, Gênes et Lucques ne sont plus que des apanages, proprietà de la famille Buonaparte. Non, je vous préviens, que si vous ne me dites pas que nous avons la guerre, si vous vous permettez encore de pallier toutes les infamies, toutes les atrocités de cet Antichrist (ma parole, j’y crois), je ne vous connais plus, vous n’êtes plus mon ami,vous n’êtes plus il mio fedelissimo servitore, comme vous dites. Ma benvenuto, benvenuto. Je vois que je vous fais peur, sedetevi e raccontate.» Così diceva nel luglio del 1805 la ben nota Anna Pavlovna Šerer, damigella d’onore e amica personale dell’imperatrice Mar’ja Feodorovna, accogliendo il grave e altolocato principe Vasilij, che era arrivato per primo al suo ricevimento…

Lucca, Piazza Napoleone

… furono i primi portati da Jurij Gagarin nello spazio

Nella citta’ di Mosca ci sono numerosi posti turistici, uno dei quali e’ il «Vernissage» di Izmailovo. E’ un grande mercato dove si trovano oggetti di antiquariato e souvenir russi. Secondo me e’ obbligatorio da visitare non solo perche’ ci si comprano prodotti dell’arte popolare russa, ma anche per la sua atmosfera. Di tanto in tanto mi piace ritornarci per guardare le bancarelle, parlare con i mercanti e semplicemente sentire l’atmosfera di questo posto. E quasi sempre e’ impossibile andar via senza un piccolo-grande souvenir :-).
Cosi’ e’ accaduto anche questa volta. Lo scorso week-end eravamo in un posto vicino al Vernissage, avevamo un’ora di tempo libero e abbiamo deciso di fare un breve salto al mercato. Come sempre, non sono riuscita ad andar via senza una nuova Matreshka, comprata da un mercante conosciuto. Ogni volta ne compro una nuova. Mi sa che tra poco a casa mia ci sara’ una bella collezione di Matreshka di Sergiev Posad :-).
Questa volta, pero’, a Izmailovo abbiamo comprato anche un oggetto molto particolare ;-). Da un po’ di tempo siamo diventati appassionati di orologeria. La storia della produzione mondiale di orologi e’ interessantissima: e’ un vero e proprio mondo fatto di fabbriche e botteghe.
Al mercato di Izmailovo si trovano non solo tante bancarelle ma anche dei negozi, in uno dei quali siamo entrati per guardare gli orologi prodotti inRussia. Devo dire subito che da quel negozio sono uscita con degli orologi e il desiderio di conoscere meglio la storia di questa produzione.
Se volete portare dalla Russia non solo matreshka ma qualcosa di molto particolare, vi consiglio di dare un’occhiata agli orologi russi! Non hanno una storia di produzione cosi’ lunga come quelli svizzeri ma senza dubbio possono essere un bel regalo!
Ho scelto per me il modello che si chiama Sturmanskie.
La produzione degli orologi Sturmanskie e’ cominciata nel 1949 alla «1Fabbrica degli Orologi di Mosca». Una volta li producevano solo per l’armata aerea russa ed erano disponibili solo per i piloti. Sono tra gli orologi piu’ famosi al mondo perche’ furono i primi portati da Jurij Gagarin nello spazio.
Nel 2000 la compagnia «Volmax» ha ripreso la produzione di questo modello.Ora sono disponibili per tutti. Sono meccanici, sempre in edizione limitata e li montano a mano.
Ora producono 5 serie tematiche di Sturmanskie: Strela (freccia), Okean(oceano), Gagarin, Sputnik (satellite) e «SS-20».
I miei sono Sturmanskie-Strela con la sveglia :-). Li vendono in una bella scatola. Cosi’ non sara’ neanche necessario impacchettarli: sono pronti per essere regalati subito :-).
Io li porto con tanto piacere e orgoglio per il mio Paese: sono russi, hanno una storia particolare e sono veramente belli.

 

Una domenica a Mosca

Vie di Mosca

Vernissage di Izmailovo

Vernissage di Izmailovo

Vie di Mosca

Parco Gorkij

Parco Gorkij

Parco Gorkij

Matreshka da Vernissage di Izmailovo

Bambole da Vernissage di Izmailovo

Fedor Shekhtel e i suoi capolavori.

Da qualche anno ho l’abitudine di portare sempre con me una piccola macchina fotografica. Andando in giro per la citta’ di Mosca, sia per lavoro sia per piacere, scatto fotografie anche per il mio sito. La loro quantita’ aumenta ma il tempo per metterle in ordine deminuisce. Di tanto in tanto cerco di riguardare i nostri vecchi lavori fotografici e lasciare sul computer solo quelli migliori.

Oggi ho trovato una cartella con delle foto fatte a Mosca qualche anno fa. Era una visita in via Kropotkinskaya 13. Li’ si trova la palazzina A.IDerozinskaya, progettata da un grande architetto russo, Fedor Shekhtel. Questo genio dello stile «moderno» (Art Nouveau, noto anche come stilefloreale o stile Liberty), ha progettato numerosi palazzi, molti dei quali si trovano nella mia citta’: la stazione ferroviaria Yaroslavskiy, il teatro MHAT Chekhov in vicolo Kamergerskiy, la tenuta Ryabushinskaya e molti altri.

 

A Mosca la maggior parte dei palazzi progettati da questo artista ospita le ambasciate degli altri Paesi. Per questo motivo sono chiusi per le visite pubbliche e purtroppo e’ impossibile vedere tutte le bellezze che si trovano dentro.
Qualche anno fa, pero’, l’ambasciata austriaca ha aperto le sue porte a tutti. Prima di chiuderla per restauro hanno permesso di vedere uno dei fantastici palazzi progettati da Fedor Shekhtel. Abbiamo deciso di non perdere una occasione unica e siamo andati a vederlo e a fotografarlo.
Devo dire che questo artista disegnava non solo la forma e lo stile del palazzo ma anche tutto l’arredamento: dai mobili ai piccoli elementi come le maniglie delle porte.
Un giorno vorrei raccontarvi anche degli altri lavori e farvi vedere le  altre case progettate da questo genio. Purtroppo della maggior parte di esse e’ visibile solo l’esterno, ma ce n’e’ una fantastica che potete visitare anche voi se un giorno venite a Mosca. E’ la casa di Ryabushiskaya che si trova in via Malaya Nikitskaya, 2. E’ una favola sia fuori sia dentro. La prossima volta cerco di raccontarvi la sua storia e farvi vedere delle fotografie.
I palazzi costruiti da Shekhtel sono molto riconoscibili: basta vederli unavolta e non si dimenticano mai.

 

Emi+Richard Ginori=viaggio a Mosca

 

Quando fa un regalo, spesso la gente non lo spiega. Lo regalano e basta :-). Cioe’, di solito i doni vengono accompagnati dagli auguri ma quasi mai da spiegazioni. Infatti, a cosa servono dei chiarimenti quando dai qualcosa a qualcuno? Una volta scartato il regalo, tutto diventa chiaro! Se lo diventa… ;-).

 

Oggi ho fatto le pulizie. In un como’ ho trovato un piatto che mi hanno regalato 5 anni fa. In quel momento non avevo trovato il posto adatto per questo oggetto e l’ho conservato dentro il mobile. Chi ha visto il nostro appartamento sa che e’ la filiale di un museo: le cose che non sono in esposizione sono in deposito ;-). Gli oggetti, i libri, i mobili fanno sempre un giro per tutto l’appartamento alla ricerca di un posto migliore :-). Di tanto in tanto apro delle scatole segrete e tiro fuori le cose regalate che non sono state ancora esposte :-). Cosi’ e’ successo questa volta. Ho preso in mano un «vassoio», l’ho girato e ho capito che ci volevo scrivere su un articolo. Mhmmm, vorrei suggerire agli amici di dare talvolta anche delle spiegazioni insieme agli auguri :-). Sopratutto se donate qualcosa di particolare come questo piatto.

 


Grazie Emi (e ciao!): sai, sono rimasta stupita quando ho visto il nome della fabbrica che ha prodotto questa bellezza ;-)! Cinque anni fa questo nome non mi diceva proprio nulla ma oggi lo conosco bene :-). Quante mostre di porcellane «Richard Ginori» abbiamo visto in questi anni!

 

Carissimo, sono passati alcuni anni ma colgo l’occasione per ringraziarti ancora una volta :-). Grazie per avermi portato non solo un semplice regalo ma una cosa ITALIANISSIMA in tutti i sensi.

 

Wikipedia: «La Richard-Ginori, oggi Richard-Ginori 1735 SpA, deve la sua origine allaManifattura di Doccia, fondata nel 1735 dal marchese Carlo Ginorinell’omonima località nei pressi di Colonnata, nel comune di SestoFiorentino in Provincia di Firenze, non lontana dal capoluogo. È famosa intutto il mondo per la porcellana, la cui produzione è ancora localizzataprincipalmente a Sesto, nonostante la fusione col gruppo industriale delmilanese Augusto Richard, proprietario di altri stabilimenti, avvenuta nel1896, da cui la denominazione attuale, e la costante crescita del volume delprodotto.Di rilevanza storica e artistica è il relativo Museo Richard-Ginori dellaManifattura di Doccia, adiacente allo stabilimento attuale, che raccoglie laproduzione della manifattura dalla sua fondazione.La Richard-Ginori è ufficialmente fallita nel gennaio 2013.»

 

Ormai e’ rimasta nella storia. Mi fa piacere di avere un pezzo di essa. Lenci e Richard Ginori sono le fabbriche italiane che facevano dei pezzi d’arte fantastici. Se ancora non le conoscete andate a vederle 😉

 

P.S. : Nota da Anna. La Richard-Ginori è stata acquisita (e salvata) da Gucci. Ora è di nuovo in produzione: http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2013-08-01/rianima-arte-porcellane-antico-073340.shtml?uuid=AbEYxIJI.