Grande Luciano

Luciano

Magari e’ stato l’unico tenore che mi era simpatico da molti anni, gia’ dalla mia infanzia, quando ho cominciato ad imparare a suonare il pianoforte. Questo mondo dell’opera italiana era sempre per me magico e misterioso. Ricordo che ascoltavo sempre le arie trattate da numerose opere italiane di Verdi, Puccini, Donizetti, Bellini. Cosi’ nasceva in me l’amore per questo paese d’arte, per la mia amata Italia. Il paese che era sempre ricco di grandi compositori, architetti, pittori, cantanti lirici. Ascoltando le opere italiane, suonando i pezzi musicali, mentalmente mi trasferivo in questo mondo musicale. La bellissima musica mi trasportava nell’atmosfera di quel periodo, di quei personaggi.
La musica classica possiede una magia straordinaria. In certi momenti della tua vita ti fa pensare, in altri ti da’ le emozioni forti, a volte ti porta la tristezza immensa e poi, finalmente, ci sono momenti in cui tanta felicita’ e di gioia che ti riempiono il cuore.
Luciano Pavarotti era sempre per me al primo posto tra i tenori contemporanei. La facilita’ con cui cantava anche le arie tanto difficili, il suo sorriso solare, la tenerezza, la serenita’, l’umanita’ rappresentavano sempre grandi qualita’ che lo facevano tanto distinguibile e diverso rispetto a tutti gli altri tenori. Era una persona solare e il suo sorriso non si puo’ di dimenticarlo mai. La sua voce ed il suo viso schietto rimangono per sempre nella memoria.

 

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