La regia e’ di Roman Viktyuk. Lo spettacolo e’ » Le donne di servizio». Il drammaturgo e’ Jean Genet.
Ho riflettuto molto prima di cominciare a scrivere questo articolo. E’ difficile esprimere i tuoi sentimenti in italiano se non riesci a farlo neanche in russo.
Ma spesso mi rendo conto che esistono certe cose che sono difficili da spiegare con le parole. Ci vorrebbe tanto tempo per farlo e poi bisognerebbe trovare le parole giuste.
Certe emozioni non si spiegano con le parole, si sentono e basta. Credo sia proprio il mio caso, quando dopo aver visto uno spettacolo a un teatro russo, non sono riuscita a dar voce alle mie sensazioni.
Quella sera, quando siamo tornati a casa, ho riflettuto molto e ho continuato a pensarci sopra ancora per 2 settimane. Ho letto il libro e ho guardato/letto numerose interviste con gli attori e naturalmente con il regista di questo spettacolo, cercando di capire profondamente e magari trovare le parole giuste per descrivere i miei sentimenti.
Ora che ho letto il libro e so molto di più del regista e del suo modo di vivere, tutto questo mi fa capire che il mio e’ veramente un caso particolare ed avevo ragione io, quando non sono riuscita a trovare le parole giuste.
Magari non esistono o esistono ma non valgono niente senza aver visto lo spettacolo e magari senza conoscere, capire e condividere profondamente la filosofia del regista.
L’unica cosa che posso dire e’ che quella sera ho scoperto per me un genio teatrale, una persona straordinaria proprio per il suo modo di vedere il mondo e naturalmente per quello che fa nella sua professione. Sono stata veramente colpita da tante cose che ho visto a teatro quella sera. Colpita in senso molto positivo! Questi spettacoli non sono certo per tutti e magari bisogna essere preparati per questo tipo di teatro, preparati mentalmente ed intellettualmente.
Posso dire un’unica cosa. I geni non nascono spesso e sono un dono. Roman Viktyuk e’ un vero genio ed un regista grande! Almeno lo e’ per me.
Non posso e non voglio darvi consigli, se vedere o no i suoi spettacoli, questo caso e’ molto personale. Se vi capita di vedere i manifesti dei suoi spettacoli, forse vale la pena di andarci, almeno per sapere che cosa sono e chissà se il suo lavoro vi colpisce così’ tanto come ha fatto a me. Il mio non e’ un consiglio, ma un augurio di allargare il vostro mondo interiore.