Il concerto dell’Orchestra dei Giovani dell’Unione Europea sotto la direzione di Vladimir Ashkenazy.
Il concerto del 5 aprile alla Chiesa di San Frediano di Lucca ha avuto un grande successo: non e’ rimasto un posto libero e, dopo il concerto, sia il pubblico sia l’orchestra hanno chiesto il bis dal grande maestro.
L’orchestra, composta da circa 100 giovani musicisti, ha presentato al pubblico «Daphnis et Chloe» di Maurice Ravel e «Le sacre du printemps» (La sagra della primavera) di Igor Stravinskij. Gli spettatori andavano dai 7 agli 80 anni e sono venuti a San Frediano per ascoltare il concerto diretto dal grande musicista Vladimir Ashkenazy.
Vladimir Ashkenazy e’ stato un grande pianista e direttore d’orchestra sovietico (prima del 1962) e islandese (dal 1969). Ora abita in Svizzera, di cui ha anche la cittadinanza.
Il babbo di Vladimir, David Ashkenazy, era un pianista virtuoso di varieta’ molto conosciuto nella ex USSR.
Nel mese d’aprile del 1955 Vladimir Ashkenazy fece il suo primo concerto nella Sala Grande del Conservatorio di Mosca, composto solo dalle opere di Chopin, e nello stesso anno comincio’ gli studi presso il Conservatorio di Mosca nella classe del professore Lev Oborin.
Nel 1956 vinse il secondo premio al prestigioso Concorso Chopin a Varsavia e il primo premio al Concorso della Regina Elisabetta a Bruxelles. Nel 1957 fece la sua prima tournee in Germania.
Nel 1962 ricevette il primo premio al prestigioso Concorso Mondiale Tchaikovsky a Mosca, che condivise con un pianista inglese, John Ogdon.
Poco prima del Concorso Tchaikovsky, nel 1961, Vladimir conobbe una giovane pianista islandese venuta a Mosca per perfezionare i suoi studi presso il Conservatorio. La sposo’ e nel 1968 si trasferirono in Islanda. 10 anni dopo tutta la famiglia ando’ a vivere a Lucerna.
Dalla seconda meta’ degli anni settanta, Ashkenazy fece anche il direttore d’orchestra: nel 1981 divento’ il direttore dell’Orchestra Filarmonica di Londra e dal 1987 al 1994 fece il direttore d’Orchestra alla Filarmonica Reale.
Dagli anni sessanta aveva fatto numerose registrazioni presso diverse famose case discografiche: suono’ e registro’ tutte le opere di Chopin, Rachmaninov, Skrjabin, Brahms, Liszt e 5 concerti per il fortepiano di Prokof’ev.
Vladimir Ashkenazy ha vinto 7 Grammy per la miglior «Interpretazione di musica classica».
Ha due figli e tre figlie.
Delle mie impressioni questa volta scrivo ben poco, perche’ non vorrei cercare di analizzare questo tipo di musica classica. Non e’ stato facile ascoltarla. Stravinskij e’ un genio riconosciuto in tutto il mondo, ma la famosissima «Sagra della primavera» non e’ stata capita e neanche apprezzata da noi. E’ una musica molto difficile e poco comprensibile per gli ascoltatori «classici». Se uno non e’ musicista di professione o un esperto musicale che sa tutto di composizione, ha secondo me difficolta’ a capire e apprezzare l’aspetto rivoluzionario e la genialita’ di questa opera musicale. Puo’ darsi che «La sagra della primavera» sia una specie di «musica d’autore», come i film di Pasolini: bisogna conoscere bene il «dietro le quinte» per capire il capolavoro.
Il bis e’ diventato un vero dono dopo un concerto impegnativo: Pavane di Gabriel Faure’ e’ di una bellezza eccezionale.