De Gregori.
Francesco de Gregori ormai e’ diventato un classico del suo genere. E’ un grande artista senza alcun dubbio e il concerto del 21 marzo a Lucca non era proprio male: un ottimo suono, luci stupende, belle e famose canzoni.
Tutti i biglietti sono stati venduti molti mesi prima del concerto.
Perche’ un artista va sul pascolscenico? Perche’ ha qualcosa da dire e da raccontare alla gente. Perche’ non sa vivere senza la musica, e il contatto dal vivo con il proprio pubblico diventa una specie di droga e di neccessita’. E’ strano ma al concerto di De Gregori mancava proprio questo contatto.
Si vedeva e si sentiva che sul palco c’era un bravissimo artista: cantava e suonava molto bene ma proprio senza nessun entusiasmo. I musicisti sembravano essere venuti non per la passione per quello che facevano, ma solo per motivo di lavoro: suonare presto e andar via subito dopo il concerto.
La sala del Teatro del Giglio era pienissima di fan di de Gregori che erano agitati e accompagnavano ogni canzone famosa con un grande applauso. Lui e’ stato molto preciso e ha inizato il concerto alle 21 senza ritardo, cantando una canzone dopo l’altra senza dire nessuna parola.
Purtroppo non si sentiva quell’atmosfera particolare che abbiamo visto, ad esempio, ai concerti di Zucchero, di Claudio Baglioni o di Fiorella Mannoia: loro condividevano la loro passione per la musica con il pubblico. Lo spettacolo musicale attirava la tua attenzione per tutto il tempo del concerto e rimanevi impressionato ancora dopo.
A parte questo il concerto era davvero bello. Giudicate da soli ;-).