Andrea Nuzzi Viaggio in Russia.

 

Desidero proporre il mio viaggio in Russia attraverso una sequenza fotografica. Probabilmente, saranno foto “comuni” ma l’aspetto più importante che vorrei trasmettere sono le emozioni e la curiosità verso il nuovo, sotto ogni aspetto della vita quotidiana, sperimentate in questo piacevole viaggio.

 

Periodo: 18 -25 Agosto 2009
Costo passaporto: € 120
Visto: € 35, Consolato di Roma
Assicurazione medica: € 30, direttamente in Consolato
Biglietti aerei: Malpensa – Mosca Sheremntyevo A/R € 190, Mosca Sherementyevo – San Pietroburgo Pulkovo A/R € 88, compagnia di bandiera Aeroflot
Spese totali: € 400 per 5 pernottamenti a San Pietroburgo, pasti, musei, trasporti, divertimenti, souvenir.

Il mio soggiorno in Russia è cominciato da Mosca, con una bellissima passeggiata da un ponte pedonale che collega la Leninskiy Prospekt con la Frunzenskaya Naberezhnaya. Io ed un mio caro amico, che mi ha gentilmente invitato ed ospitato, abbiamo camminato lungo il fiume Moscova per 3,5 Km fino a giungere al Cremlino ed alla Piazza Rossa.

Ho provato una certa emozione nel vedere, per la prima volta, il primo ed unico Shuttle russo, fermo in un parco giochi vicinissimo al fiume; mi ha fatto ritornare bambino per alcuni istanti, ripensando ai sogni di divenire astronauta ed immaginando fantastiche avventure spaziali.

Risalendo verso il centro, abbiamo raggiunto un’ imponente statua di Pietro il Grande su un vascello che dava l’impressione, con i suoi getti d’acqua alla base, di ridiscendere lentamente le acque del fiume.

 

Poco distante, il primo incontro ravvicinato con le cupole dorate della Cattedrale principale della città e, sullo sfondo della strada, le torri e le cupole delle Cattedrali del Cremlino.

La sosta in Cattedrale è stata significativa. Ho avuto il piacere di assistere ad una celebrazione del rito ortodosso in presenza del Patriarca. Il rito era per la fine di una festività del digiuno, da quanto mi ha raccontato il mio amico. La chiesa era stracolma di gente, tutte rigorosamente in piedi attorno alla porta sacra che conduce all’altare; tante persone avevano con sé ceste piene di frutta di ogni tipo, a formare un arcobaleno coloratissimo, portate per essere benedette ed offerte. Come in tutte le cattedrali ortodosse che ho avuto modo di osservare durante l’intero viaggio, nessun centimetro delle pareti era senza una magnifica decorazione: tutto era coperto di bellezza.

Una lunga, interminabile coda stava per farci desistere nel compiere la visita al Cremlino, finché il caso non ci ha presentato una signora che fa la guida turistica all’interno della fortezza.

Con 2500 rubli (circa 55 euro), abbiamo velocemente acquistato i biglietti e superato la coda, abbiamo avuto una guida che in italiano ha descritto minuziosamente tutti i segreti e le vicissitudini di questo coloratissimo complesso architettonico, svelandone la vita politica, religiosa e privata dei precedenti “inquilini”.

Abbiamo impiegato circa due ore nel visitare la fortezza, due ore piacevoli e ricche di apprendimento.

Un giro per i giardini prospicienti le mura, ricchi di fiori coloratissimi.

Girando attorno alle mura, una fontana bianca con delle statue raffiguranti personaggi delle favole russe mi ha letteralmente conquistato per la sua bellezza.

Dopo la breve sosta alle fontane, ci siamo spostati nella Piazza Rossa, delimitato dalle quattro splendide architetture colorate: il rosso museo di storia, i grigi magazzini GUM, la multicolore e celeberrima cattedrale di San Basilio e la brillante Torre dell’orologio.

Alla vista di tutta questa meraviglia, ho compreso fino in fondo il vero significato e nome di questa piazza: Piazza Bella.

La giornata nella capitale è proseguita con gli spostamenti in metropolitana, facendo fermata nelle stazioni più belle e rappresentative di questa lunghissima rete di collegamento, con i treni dal sapore e dalla fattura antica. Una sfregatina porta-fortuna al naso del cane si rivelerà di buon auspicio per il buon esito di questo mio viaggio.

Usciti dalla metropolitana, abbiamo ripreso l’auto per raggiungere una collina della città, dalla quale è possibile vedere in un sol colpo d’occhio la “vecchia Mosca”, con i grandi edifici-caserme ed i palazzi a punta, e l’emergente “nuova Mosca” dei grattacieli, sullo sfondo di un bellissimo parco attraversato dalla Moscova, vicino allo Stadio Olimpico e all’Università: una vista suggestiva, che rende l’idea dell’enorme estensione della capitale e della grandezza del fiume.
La giornata trascorsa a Mosca si è conclusa con il rientro a Klimovsk, la città natale del mio amico. Buffo è vedere tanti venditori di cocomeri e meloni, con i loro vecchissimi pick-up o automobili, posti sulla corsia di emergenza dell’autostrada, incuranti delle tantissime auto che percorrono quel tratto a velocità notevole!

Sono stato fortunato nel vivere San Pietroburgo con un clima perfetto, soleggiato e con temperature che sfioravano i 28 gradi.

La città, nel suo complesso, è una pregevole armonia di palazzi, cattedrali, canali e vie che ricordano davvero la tipica architettura delle capitali nord-europee. Anche le stazioni metropolitane sono vere e proprie gallerie d’arte!

La giornata-escursione a Peterhof mi ha particolarmente colpito, per la sua bellezza ed il suo sfarzo. Alla fine dell’ampio e lungo viale che dal pontile porta verso la residenza, mi ritrovo una fontana ellissoidale delimitata da una serie di cascate.

Tutt’attorno e al centro della fontana, la presenza di tantissime statue d’oro da cui zampilla acqua che, per effetto della luce solare, provoca un’emozione veramente stucchevole.

Ho trascorso un intero giorno passeggiando per le isole Petrogradskaya Storona e Vasilyevski Ostrov, con una lunga sosta alla Fortezza dei santi Pietro e Paolo.

Ho ammirato la grandezza dell’incrociatore Aurora, ammetto la mia ignoranza non sapendo la storia di questa importante nave: da un suo colpo di cannone, ha avuto inizio la Rivoluzione d’Ottobre attraverso la quale Lenin ha dato un nuovo corso storico alla Russia.

Dentro la fortezza, ho visitato la cattedrale a tre punte dorate, dove sono sepolti tantissimi Zar e loro familiari; tra i tanti, la tomba di Pietro il Grande gode sempre di una notevole attenzione.

Al di fuori, abbiamo fatto sosta su una spiaggetta, prendendo un po’ di sole ed ammirando dal fiume Neva le cupole dorate della città, il palazzo dell’Ermitage ed i ponti che uniscono le due isole al centro cittadino.

Sull’Ermitage non c’è veramente nulla da dire: la ricchezza delle sale e l’importanza delle opere al loro interno parlano da sole!

Curiosare tra i ragazzi mentre praticano un popolarissimo gioco di abilità in piazza Dvortsovaya.

Caratteristici di San Pietroburgo sono i ponti. Il ponte Anichkov sulla Nevskiy Prospekt abbellito con i quattro domatori di cavalli posti agli angoli, voluti da Pietro il Grande. Queste figure le avevo già viste durante una visita a Napoli, sulla cancellata in vicinanza della piazza del Plebiscito.
Il ponte della Banca sul canale Griboedov, con i quattro grifoni dalle ali porta-fortuna, da sfregare mentre si pensa ad un desiderio.

I ponti sulla Neva, funzionali per il traffico cittadino di giorno, spettacolari porte per l’accesso delle navi nel canale di notte, con uno straordinario gioco di illuminazioni del ponte e dei palazzi tutt’attorno. E’ stato interessante sperimentare come tantissime persone scendessero dalle proprie auto ferme, in attesa di poter attraversare il ponte, e facessero chiacchiere lungo le strade.

Aspetto importante di questo viaggio è stato apprendere molto sulla cucina. Devo dire che mi sono trovato benissimo nell’assaporare e gustare tutte le principali pietanze russe. A Mosca, dopo la visita al Cremlino, io ed il mio amico ci siamo spostati verso un bistrò frequentato da studenti universitari, dove con alcune centinaia di rubli (circa 600) è possibile mangiare tutte le specialità tipiche. Ho potuto così gustare gli involtini di melanzane con feta e pomodori; il sci, la squisita zuppa accompagnata da smetana (la panna acida che acida, in fondo, non è); un piatto di pel’meni, qualcosa che richiama i nostri ravioli ripieni; la torta di mele e pancakes accompagnato da uno sciroppo di bacche, il kisel’, e l’immancabile infuso di thè (verde), bevanda comunissima e sorseggiata alla fine di qualsiasi pasto.
Ho apprezzato tantissimo la freschezza ed il sapore del Kvas, una bevanda diffusissima ottenuta dalla fermentazione del pane nero.
Nelle foto, ci sono alcuni dolci soffici e deliziosi come la vatrushka, ripieno di un morbido formaggio dolce, e dei panini fatti con il cavolo o la mela.

In occasione dei pasti a casa del mio amico, ho mangiato tanti tipici antipasti russi come il caviale rosso, il tonno ed il salmone affumicato, le aringhe marinate, i buonissimi cetrioli, accompagnati dal pane nero. Altri piatti come i peperoni ripieni di carne e verdure accompagnati da smetana, le torte di cavolfiore e di mele come dolci accompagnati da vodka … un autentico trionfo di sapori!
Ho anche avuto il piacere di apprezzare la cucina, a me del tutto sconosciuta, di un paese delle vecchie repubbliche sovietiche. Le portate principali sono state riso nero con carne di agnello o manzo e tante diverse verdure ed una bevanda particolare e di una bontà senza uguali: il tarkum. Servito freddo, la bevanda si presenta di un verde smeraldo dal profumo e dal gusto delicato e dissetante!

La Chiesa della Resurrezione con le sue bellissime forme multicolori.

Cattedrale di Sant’Isacco

Monumento equestre dedicato a Nicola I

Cattedrale di Nostra Signora di Kazan

Nevskiy Prospekt


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