Genova. Terza parte: l’acquario

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L’acquario di Genova e’ forse uno dei posti più visitati di questa citta’. Immagino quanta gente ci sia qua nel periodo turistico. Meno male che ora non ci sono lunghe file!

Allora, dopo un pranzo con i tipici piatti genovesi siamo andati all’acquario.

Ma prima abbiamo fatto un salto anche al museo di Emanuele Luzzati. Scrivo solo due righe su questo posto. Sinceramente mi ha deluso. A parte un grande negozio di souvenir e dei libri con delle illustrazioni di questo famoso pittore italiano, non abbiamo trovato nulla :-(. Pagare 2 euro a testa per la cosiddetta mostra e vedere qualche illustrazione messa sulle pareti dello storico edificio di Porta Siberia e’ poco bello.

Torniamo dunque all’argomento fondamentale :-). L’acquario e’ un luogo molto interessante sia per i bambini sia per gli adulti! Quanti pesci bellissimi, straordinari, buffi, grandi, piccoli, rari ci troverete! E non solo pesci e pesciolini. I pinguini sono cosi’ buffi e simpatici! Abbiamo passato tanto tempo davanti alla loro vasca :-).

I delfini mi colpiscono sempre: hanno un cervello incredibile e sono cos teneri. Il mini spettacolo che ci hanno fatto vedere e’ stato bellissimo!

Direi che la visita in questo posto e’ una gioia, da’ a chiunque la possibilità’ di vedere e di conoscere da vicino la vita degli abitanti de mari e degli oceani.

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Genova. Seconda parte: Frida Kahlo e Diego Rivera

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Andando a Genova e avendo una sola giornata a nostra disposizione, abbiamo scelto solo due posti da visitare: l’acquario e il museo di Emanuele Luzzati. Inoltre, dopo tutta l’acqua che e’ caduta per tutta la penisola italiana e’ stato piacevole godere del sole camminando per le vie della città senza nessuno scopo.

La mostra di Frida Kahlo e Diego Rivera presso il Palazzo Ducale ha attirato il nostro sguardo: una pittrice messicana, una bella donna la cui vita e’ stata tragica e stravagante e un’artista di grande talento che con i suoi lavori ha fatto conoscere le tradizioni, i costumi e la cultura del suo Paese.

Alla mostra e’ presentato un buon numero di quadri di tutti e due i pittori. In ogni sala ci sono dei manifesti con le spiegazioni dei diversi periodi della vita di questa coppia d’artisti. Conclude la mostra una sala con delle stupende fotografie di famiglia e gli abiti nazionali di cui Frida era appassionata e che indossava abitualmente.

Un ringraziamento speciale agli organizzatori che hanno fatto un gran bel lavoro e sono riusciti a presentare al pubblico la mostra in modo eccellente! Invece, ad esempio, quella di Modigliani a Palazzo Blu a Pisa e’ povera, ed e’ un peccato perche’ c’e’ poco da vedere nonostante la grande pubblicita’.

Compro di rado i cataloghi: costano e pesano parecchio. Andar via dalla mostra genovese senza un catalogo era impossibile. Allora, se siete di Genova o ci passate e avete 2 ore di tempo, andate a vederla!

Genova. Prima parte: Luisa Miller

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Quasi 15 anni fa siamo venuti a Genova di passaggio andando verso la Francia. Da quelle poche ore passate alla ricerca della caravella di Colombo e’ nato il racconto più divertente del mio libro.
Quante volte in questi anni siamo passati in autostrada vicino a Genova, ma per visitarla ci voleva  davvero una buona scusa. L’abbiamo finalmente trovata in questi giorni. Luisa Miller, del grande e adorabile Verdi ci ha finalmente riportati  a Genova. Quest’opera purtroppo non viene messa spesso
in scena e ascoltarla e’ una vera e propria fortuna. Lo spettacolo al Carlo Felice con Carlo Colombara e Leo Nucci era da non perdere.
Per me e’ stato curiosissimo osservare anche il direttore d’orchestra, Andrea Battistoni. Questo giovanissimo musicista ha un’energia pazzesca. Il suo modo di dirigere con tutto il corpo e’ veramente impressionante. Io adoro guardare i direttori d’orchestra e Battistoni e’ proprio il caso in cui e’ difficile staccare lo sguardo dalla buca d’orchestra e farlo «ritornare» sul palcoscenico :-).
Del teatro invece direi che a noi piacciono di più quelli classici. Il Carlo Felice e’ moderno e assomiglia molto a una grande sala da concerto, più  meno come il Teatro Regio di Torino.
E per concludere la prima parte dedicata al teatro, ammetto un piacevolissimo incontro con l’autrice del libro «Giu’ la maschera» (di cui ho già parlato in queste pagine), Serenella Gragnani. A tutti coloro che amano l’opera consiglio di leggere questo testo scritto in collaborazione con Jose Cura. L’opera vive un brutto periodo, non solo in Italia, ed e’ tanto bello trovare un libro come questo: un libro raro, scritto con l’amore e la passione per questo genere musicale.

Galleria Nazionale di Parma.Parte3

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Galleria Nazionale di Parma.Parte2

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Galleria Nazionale di Parma.Parte1

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La schiava turca

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Non e’ stato un amore a prima vista tra me e Parma. Anzi, la prima volta non mi e’ piaciuta per niente.
Ci eravamo venuti qualche anno fa per festeggiare il compleanno di mio marito al Teatro Regio. Al festival Verdi davano Rigoletto con Leo Nucci e Jessica Pratt. Lo spettacolo e’ stato strepitoso, ma quella volta non abbiamo visto la citta’: solo una via che ci ha portato di sera al teatro. E stato sufficiente per non volerci ritornare.
Chi conosce Parma sa che, nel buio, in questa strada il Palazzo Pilota (che si trova vicino all’opera) fa un certo effetto, soprattutto in compagnia di tutta quella gente «strana» che lo circonda 🙂
Per amore dell’opera italiana e delle musiche del grande Verdi siamo ritornati a Parma ancora diverse volte e abbiamo cominciato a conoscerla e amarla. Ora, scrivendo questo articolo, ho ricordato la prima volta che, tanti anni fa siamo stati in questa citta’. Ma di quella breve gita ricordo solo il nome dell’hotel dove abbiamo alloggiato (e’ facile perche’ si chiamava Hotel Verdi) e lo stupendo parco della citta’.
Questa volta ci siamo venuti, come sempre, al festival di Verdi per ascoltare un concerto del grande musicista russo Grygory Sokolov. Il piacere di ascoltare dal vivo uno dei migliori pianisti del mondo si e’ raddoppiato perche’ al concerto siamo andati con dei nostri carissimi amici musicisti italiani.
Oramai abbiamo i nostri posti amati di Parma. Uno dei quali e’ la Galleria Nazionale. Questa volta abbiamo voluto di andarci solo per rivedere uno dei miei quadri preferiti, dipinto dal grande ParmigianinoLa schiava turca. Ma la visita di questo museo non e’ stata breve. In questo periodo li’ c’e’ poca gente e c’e’ sempre la possibilita’ di restare in due con i capolavori preferiti: solo te e un quadro. Non ci siamo resi conto di aver passato 2 ore in Galleria :-). La sua collezione e’ una delle migliori perche’ contiene le bellissime opere di Parmigianino e Correggio, uno dei fantastici capolavori di Leonardo e bellissime opere religiose.
Ormai quando siamo a Parma, «andiamo a trovare» non solo il Teatro ma anche gli affreschi del Duomo e La schiava turca ;-). E certamente ora Parma e’ una delle citta’ italiane visitate piu’ volentieri.
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Mercatino dell’antiquariato.Parte4

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Mercatino dell’antiquariato.Parte3

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Mercatino dell’antiquariato.Parte2

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