Un’opera francese sulla vita spagnola in un teatro italiano

L’interpretazione di domenica sera al Teatro del Giglio dovrebbe essere chiamata “La Micaela”, invece de «La Carmen», per la bravura superiore di Ilona Mataradze nel ruolo di Micaela, appunto.
Georges Bizet avrebbe potuto scrivere solo «La Carmen» per rimanere nella storia.
E’ una delle opere piu’ belle del repertorio operistico mondiale. Le 4 ore passate al teatro sono volate via in un attimo. Il merito e’ stato anche del giovane ma talentuoso  direttore d’orchestra Carlo Goldstein, riconosciuto dal pubblico come bravo e bello 😉
Il grande compositore francese comincio’ a scrivere La Carmen nel 1874. La prima a Parigi fu un fiasco. I Parigini non apprezzarono il realismo all’opera.
Nel 1880 il grande compositore russo Petr Cajkovskij scrisse:
“La Carmen di Bizet e’ un vero e proprio capolavoro! Tra 10 anni sarà l’opera piu’ famosa del mondo!”

La gente conosce a memoria numerose melodie della Carmen.

Inspirato dalle favolose musiche di Bizet, un altro grande contemporaneo, il compositore russo Rodion Shchedrin, ha scritto la Camen Suite. E’ un bellissimo balletto che il compositore ha dedicato a sua moglie, la grande ballerina russa Maya Plisetskaya. Se vi piacciono le musiche della Carmen di Bizet apprezzerete anche quelle di Shchedrin.

 

Perche’ gli Italiani leggono poco?

Perche’ gli Italiani leggono poco? Sapete rispondere a questa domanda semplice?
Oggi ho comprato i due libri che vedete nella fotografia qui sotto. Ho speso 37 euro! Forse questo e’ uno dei motivi per cui in Italia non si legge molto?

 

Mosca

Tenuta del mercante Nosov (1903)

Fabbrica "Elektrozavod" (1927)

Fabbrica "Elektrozavod"

Palazzo sulla riva del fiume Jauza (1917)

Museo delle Arti Figurative A.S.Pushkin

 

 

 

Cataloghi e mostre

Vi piace andare ai musei? E alle mostre?
Dopo vi rimangono dei bei ricordi e cataloghi oppure le delusioni e il rammarico del tempo perduto. Scegliete voi 🙂
Se una mostra mi e’ piaciuta, dopo compro sempre un catalogo.
Primo motivo: di solito alle mostre e’ vietato fotografare ma mi piace avereun ricordo visivo.

Secondo motivo: spesso i cataloghi sono ben fatti e mi piace sfogliarli.

Terzo e ultimo: e’ un libro con delle illustrazioni e dei testi interessantissimi.
Anche questa volta, alla mostra su Natalia Goncharova ho comprato un catalogo. E’ un pezzo d’arte! Contiene non solo i 400 quadri che potete vedere  alla mostra, ma anche un gran bel racconto sulla sua vita.
In questi giorni sto preparando un articolo su questa avanguardista russa.
Sono un topo di biblioteca e adoro i libri. Mi mancano sempre solo gli scaffali ;-). Mio marito dice che questo problema si risolve molto semplicemente: basta che mi trasferisca ad abitare in una biblioteca

:-), cosi’ non avro’ piu’ la necessita’ di comprare nuovi libri e non ci serviranno piu’ scaffali nuovi :-).

Visto che questo trasferimento per ora non si e’ ancora realizzato, continuo a comperare nuovi cataloghi ;-).
E voi, quali mostre avete visto negli ultimi tempi? Avete comprato dei cataloghi? 😉


 

 

Vi ho gia’ detto che sono un topo di biblioteca, vero?

Vi ho gia’ detto che sono un topo di biblioteca, vero?
Allora, oggi ho ricevuto un pacco di 8 kg. Dentro c’erano 7 libri: piccoli,grandi e molto grandi :-).
Uno e’ cosi’ stravagante che ho deciso di farvelo vedere.
E’ un libro con delle immagini in bianco e nero che bisogna colorare :-). No, no, non e’ un libro per bambini :-), e’ per adulti! Ma chi ha detto che alle donne di 40 anni non piace sentirsi di tanto in tanto delle ragazze? 😉
Infatti, e’ una splendida idea! Non so a voi, ma a me viene spesso la voglia di dipingere. Questo libro e’ un buon modo per avere una mezz’oretta di relax e diventare una persona creativa.
Il suo autore e’ la designer e couturiere russa Tatiana Parfenova. Nei diversi anni ha presentato con grande successo le sue collezioni di vestiti alle settimane della moda di Parigi, Milano, Pechino, New York, Tokyo e Lione.
La famosa artista di San Pietroburgo vi propone di partecipare alla creazione di una nuova collezione: scegliere il colore dei vestiti, dei cappelli e dei capelli, dello smalto e fare una nuova collezione d’autore.
Allora, a me mancano nuove matite ma spero che non mi manchi la fantasia :-).

 

 

e ancora Mosca

Una domenica a Mosca

Verbilki

 

Questa volta siamo andati alla casa-museo di Ciajkovskij a Klin non solo per visitarla per la quindicesima volta, ma anche per vedere una mostra di porcellane e di faenze russe. Sulle pagine del mio diario ho gia’ scritto delle porcellane dell’Imperatore di San Pietroburgo. Invece la mostra a Klin e’ dedicata a  quelle di Verbilki.
Verbilki e’ il nome di un paesino che si trova vicino a Mosca, a distanza di 90 km.
Nel 1754 il mercante inglese Franz Gardner (1714- 1796) compro’ delle terre e fondo’ a Verbilki una fabbrica di porcellane. Fu la prima fabbrica privata in Russia e divento’ anche una delle piu’ vecchie in Europa.
Se la fabbrica dell’imperatore produceva le porcellane per gli zar russi,quella di Verbilki faceva oggetti per tutti: servizi di piatti, statuette,tazze, teiere.
Solo nel 1775 circa a Verbilki cominciarono la produzione dei oggetti particolari: regali preziosi di porcellana per le persone importanti di Mosca e San Pietroburgo. Cosi’ proprio nel 1775 in fabbrica produssero un servizio particolare per la Zarina Ekaterina Seconda. Le piacque cosi’ tanto che ordino’ a Gardner ancora qualche servizio per i suoi palazzi reali per i pranzi festivi. Dopo poco la fabbrica divento’ famosa e la migliore inRussia.
Alla fine del XIX secolo gli eredi di Gardner venderono la ditta all’imprenditore russo Matvej Kuznetsov (1846-1911).
Lui realizzo’ la sua idea di unire numerose fabbriche di porcellane russe e creo’ nel 1899  l'»Associazione in partecipazione della produzione delle porcellane e delle faenze di Kuznetsov». Dal 1902 Matvelj Kuznezov divento’il «fornitore ufficiale della corte russa».
Nel periodo 1899-1903 il grande architetto russo Fedor Shekhtel costrui’ a Mosca, in via Mjasnizkaja 8, un palazzo per l’Associazione di Kuznetsov.Ancora oggi qua si trova un negozio dove vendono le porcellane di Verbilki,Gzel, Dulevo e anche quelle dell’Imperatore.

Zinaida Serebrjakova


Oggi mi sono fatta uno splendido ragalo: un gran bel libro sulla vita di una favolosa pittrice russa, Zinaida Serebrjakova. E’ pieno di illustrazioni che si possono ammirare per ore e ore.

Zinaida Serebrjakova (1884-1965) proveniva da una famiglia francese-italiana, i Benua-Lansere. Nacque il 10 dicembre del 1884 nel bel mezzo della Russia, nel paesino di Neskuchnoe. Suo nonno era il grande architetto russo Nikolaj Benua; suo padre, Evgenij Lansere, fu un famoso scultore e sua madre, Ekaterina Benua, era la sorella di Alexandr Benua.
Nel 1900 Zinaida Lansere fini il ginnasio e comincio’ a studiare presso la scuola d’arte della contessa M. Tenishova. Nel periodo 1903-1905 fu allieva del ritrattista Osip Braz. Dal 1902 al 1903 la giovane pittrice viaggio’ per l’Italia e poi dal 1905 per un anno studio’ presso Académie de la Grande Chaumière a Parigi.
Nel 1905 Zinaida Lansere sposo’ Boris Serebrjakov e prese il suo cognome.
La sua vita fu bella e tragica. Dopo la Revoluzione del 1917, nel 1919 all’improvviso mori’ suo marito Boris e Zinaida rimase senza risorse per mantenere i quattro figli e la madre malata. Nel paesino di Neskuchnoe, dove abitavano, c’era la fame. In questo periodo dipinse il suo guadro piu’ tragico, «La casa di carte» dove rappresento’ tutti e quattro i suoi figli.
Nel dicembre del 1920 Zinaida si trasferi’ da Neskuchnoe a Pietrogrado (San Pietroburgo) a casa di suo nonno. Nell’autunno del 1924 ricevette un lavoro a Parigi. Ando’ in Francia e lascio’ i suoi figli con la sua mamma in Russia.
Purtroppo Zinaida non riusci’ a tornare indietro. Dopo qualche anno poterono andare a vivere a Parigi solo i suoi due figli minori. Continuo’ a lavorare molto e spedi’ sempre dei soldi in Russia agli altri due figli e a sua madre.

Nel 1947 prese la cittadinanza francese.
Viaggio’ molto: nel 1928 e nel 1930 ando’ in Africa e in Marocco. Li’ nacque una serie di quadri con delle donne arabe e degli africani.
Nel 1960, dopo 36 anni di separazione, arrivo’ a Parigi sua figlia Tatiana.
Nel 1966 a Mosca, Leningrado (San Pietroburgo) e Kiev organizzarono grande mostre su Zinaida Serebrjakova. Divento’ subito molto popolare nella sua patria.

Mori’ a Parigi all’eta di 82 anni. E’ sepolta al cimetière communal de Sainte-Geneviève-des-Bois.
Zinaida Serebrjakova e’ una leggenda dell’arte nazionale del primo quarto del Novecento. I suoi lavori si trovano nelle collezioni di importanti musei del mondo. Anche a Mosca, nella Galleria Tretjakov, potete ammirare uno dei suoi famosissimi autoritratti dipinto nel 1909.