Torino dopo il Capodanno ;-) Parte4

Torino dopo il Capodanno ;-) Parte3

Torino dopo il Capodanno ;-) Parte2

Torino dopo il Capodanno ;-) Parte1

Torino, Luzzati e anno 2014

Torino e’ una delle mie citta’ piu’ amate. Mi piace ritornaci sempre. Qulcuno non mi capisce e non condivide la mia passione per questa citta’, ma io la trovo affascinante e ci sto bene. Ci abita la nostra carissima amica Isa. A Torino andiamo sempre all’opera e, camminando per le sue vie, mi piace riconoscere i posti descritti da Margherita Oggero nei suoi libri.

Questa volta abbiamo assistito a uno spettacolo al Teatro Regio, e la giornata prima dello spettacolo l’abbiamo passata godendo l’atmosfera di questa citta’ reale.

Siamo andati a vedere una grande e fantastica mostra su Renoir, dalle collezioni del Musee d’Orsay e dell’Orangerie. Se in questi giorni siete a Torino vale la pena di andare a vederla!

In un parco della citta’ e vicino a Palazzo Madama potete trovare bellissimi presepi realizzati da un famoso illustratore italiano, Emanuele Luzzati. Guardate anche voi quanto sono belli!

BUON CAPODANNO!!!! С Новым годом!

A TUTTI I MIEI CARISSIMI AMICI E FEDELI LETTORI! TANTI AUGURI DI BUON ANNO 2014! CERCATE DI ESSERE FELICI!


Avete mai osservato la divisa dei carabinieri italiani?

Avete mai osservato la divisa dei carabinieri italiani? L’avete guardata dettagliatamente? Sicuri?
Stamani in un bar, dove facciamo colazione, sono entrati 3 carabinieri per prendere un caffe’. Si sono messi davanti al banco chiacchierando tra di loro. Il mio sguardo ha colto una piccola ma simpaticissima borsa che, insieme a una larga cintura bianca, faceva parte della divisa.

Poi ho visto gli stivali con i lacci dietro. Dentro gli stivali c’erano  anche due roller (per scrivere le multe, credo ;-)).

Le Alfa Romeo con cui vanno in giro i carabinieri italiani voi le conoscete bene.

Guardandoli puo’ venire la voglia di fare la bella carabiniera: per poter andare in giro con un’Alfa Romeo, avere quella fantastica borsetta e gli stivali con i lacci 😉

Quasi pubblicità

Quando avete visto l’ultima volta qualcuno scrivere con una penna roller? Ora tanti hanno l’iPad, l’iPhone, l’i-qualcos’altro e hanno completamente dimenticato come scrivere una lettera con una penna stilografica su un foglio di carta.

Ancora 30 anni fa alle poste russe, sui tavoli, potevate vedere delle splendide bottigliette di inchiostro con delle penne stilografiche accanto. Le usavano per scrivere i testi dei telegrammi. Era bello giocare con quelle penne: scrivere o disegnare qualcosa aspettando i genitori che spedivano i telegrammi.

Dentro la mia borsa porto sempre un lapis e una piccola agenda per scrivere delle informazioni interessanti. Quando parlo con la gente italiana, guardo le vetrine o leggo le riviste e i manifesti imparo spesso delle parole e delle espressioni nuove. Se le trovo interessanti dal punto di vista grammaticale, le memorizzo nella mia agenda.

Mi piace imparare l’italiano osservandolo.

Da qualche giorno nella mia borsa “sta” anche una certa “signora” Montegrappa. Nonostante le numerose tecnologie, a me piace scrivere le lettere sulla carta. Lo faccio sempre scambiando notizie con una mia cara amica torinese. Proprio per questo motivo mi e’ piaciuta tanto l’idea di avere una penna stilografica. Mi ricorda la mia infanzia, gli uffici postali sovietici e mi diverto scrivere con essa.

«Da Donatello a Lippi»

Ditemi sinceramente se vi dice qualcosa il nome di Filippo Lippi? E quello di Sandro Botticelli?

Chissa’ come mai nella storia dell’arte il secondo e’ piu’ conosciuto. Fra’ Filippo Lippi fu un pittore del primo Rinascimento e l’insegnante di Sandro. Se guardate attentamente i quadri di tutti e due, potete notare anche voi che il grande Botticellicopiava lo stile del suo maestro.

Io amo molto Fra’ Filippo Lippi. Mi affascina molto di piu’ del suo famosissimo allievo. Ecco peche’ non avrei voluto perdere l’occasione di vedere una grande mostra, «Da Donatello a Lippi», organizzata a Prato. Dopo la visita ci e’ rimasta pero’ una sensazione di incompletezza: forse perche’ ci aspettavamo di vedere di piu’. C’e’ qualche lavoro di Lippi assolutamente fantastico: la Madonna col Bambino e storie della vita di sant’Anna (1452-1453 circa, Palazzo Pitti, Firenze), la Madonna col
Bambino e i santi Lucia, Lorenzo, Caterina martire e Nicola da Bari
(1440, collezione privata) e la Madonna col Bambino(1440, Washington, National Gallery of Art, Kress Collection).

Ma la sensazione piu’ forte ce l’ha data un unico lavoro dalla bellezza magica dello scultore lucchese Matteo Civitali: la Madonna col Bambino.

Al Palazzo Pretorio potete prendere un’audioguida. Se no, insieme al biglietto, vi regalano un librettino dove troverete una breve ma sufficiente spiegazione per ogni oggetto della mostra. Non ho mai visto nulla di simile ma trovo affascinante questa semplice idea.

Buona visita anche a voi!

Ah, si’! Non dimenticate di visitare il Duomo di Prato! Li’ si trova uno dei veri capolavori di Fra’ Filippo Lippi: Storie di santo Stefano e san Giovanni Battista.


Torino prima di Natale